L’idea di questo incontro nasce dalla pubblicazione del volume Hybrid Labour. Measuring, Classifying, and Representing Workers at the Boundaries of Employment and Self-employment. Il libro analizza le trasformazioni del lavoro contemporaneo attraverso lo studio delle forme occupazionali che si collocano tra lavoro dipendente e autonomo, superando le distinzioni consolidate tra lavoro standard e non standard.
Il contributo centrale del volume consiste nell’elaborazione del concetto di ibridità come categoria analitica. L’“ibrido” è proposto non soltanto per descrivere situazioni lavorative poste ai margini delle classificazioni tradizionali, ma come strumento epistemologico per mettere in discussione la gerarchia implicita nella dicotomia autonomia vs. subordinazione. Questa prospettiva permette di indagare sia il radicamento storico e istituzionale delle categorie impiegate per definire il lavoro, sia i modi in cui lavoratori e lavoratrici negoziano, reinterpretano e talvolta trasformano
tali categorie attraverso pratiche di azione e organizzazione collettiva.
Il volume presenta i risultati del progetto ERC SHARE – Seizing the Hybrid Areas of work by Representing self- Employment, un’indagine transdisciplinare e multimetodo della durata di sei anni che ha combinato l’analisi comparativa dei quadri normativi e dei dati sulla forza lavoro con un’etnografia transnazionale condotta in Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Slovacchia.
Proponendo l’“ibrido come metodo” e come postura epistemologica, questo libro collettaneo offre un approccio alternativo per leggere le trasformazioni del lavoro contemporaneo, mostrando come la comprensione delle forme lavorative emergenti richieda non semplicemente un ampliamento delle categorie esistenti, ma una revisione critica delle stesse e la possibilità di immaginarle e concettualizzarle in modo alternativo.
